Gli acquisiti in-app hanno indubbiamente favorito l’arrivo di applicazioni gratuite all’interno dell’App Store. In molti casi un successivo acquisto è essenziale se si vuole utilizzare realmente l’applicativo mentre in altri possiamo godere di un’esperienza basilare gratuita.
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Se il prezzo fisso di molteplici applicazioni presenti all’interno dell’App Store hanno comportato una ricerca sfrenata a ciò che possiamo definire pirateria, la soluzione dei sviluppatori ora prede il nome di free-to-play. Ovvero consentire all’utente di eseguire il download del gioco, in forma gratuita ma allo stesso momento suggerire diversi pacchetti acquistabili separatamente per proseguire la propria avventura o almeno l’esperienza con l’applicativo.
Un hacker russo con alcuni semplici passaggi è riuscito a mettere in ginocchio, senza ricorrere al Jailbreak, quello che è il servizio in-app. La situazione sconcertante ha richiesto l’intervento di Apple che risolse definitamente il problema con il rilascio di iOS 6.
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Appleidea è un blog italiano col desiderio di invitare gli utenti che dispongono di un iPhone, iPad, iPod Touch o un Mac ad ottenere di più dai loro dispositivi attraverso app o tweak.
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